Partiamo dalla definizione di autostima.
L'autostima è un processo soggettivo e duraturo che porta la persona a valutare e apprezzare se stesso, tramite l'auto approvazione del proprio valore personale; tutto ciò si fonda su auto percezioni.
La parola autostima deriva dal termine “stima”, ovvero la valutazione e l'apprezzamento di sé stessi e degli altri.
Negli anni sono stati condotti numerosi studi sull'autostima, un esempio tra questi è la ricerca del noto William James (1842-1910) il quale definisce l'autostima come il rapporto tra sé percepito e sé ideale.
Il primo è la considerazione che un individuo elabora su di sé in base alle caratteristiche che dal suo punto di vista sono presenti o assenti all'interno della sua vita, il secondo è invece l'idea di come vorrebbe essere.
Ma come possiamo riconoscere nelle azioni di ogni giorno la mancanza di autostima?
Di seguito un elenco delle manifestazioni più comuni:
1- sensazione di essere poco amati e compresi;
2- paura del giudizio degli altri;
3- sentimento di inferiorità rispetto all'altro e alle situazioni sociali, che tendono ad essere evitate per paura di non esserne all'altezza, anche se alla base c'è la volontà di parteciparvi;
4- paura delle critiche altrui, che vengono vissute come segnale di difetto personale;
5- le critiche sopra citate, diventano dubbi su se stessi e sulle proprie capacità.
Quali sono, invece, le conseguenze della mancanza di autostima?
Tra le più frequenti:
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allontanarsi dagli altri;
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tendenza alla gelosia morbosa e al controllo smisurato dell'altro;
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auto sabotaggio rispetto ai traguardi prefissati per il proprio futuro;
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necessità costante di ricevere un riconoscimento dall'altro (l'altro diventa fonte di informazioni su di me);
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paura di esprimere il proprio parere;
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incapacità di stare da soli, bisogno costante di “stare in compagnia”;
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auto riferirsi la causa di eventi esterni;
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senso di colpa costante;
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rabbia generalizzata.
L'autostima quando non è in equilibrio, quindi è troppo sbilanciata verso l'alto (manie di grandezza, esibizionismo smoderato) o verso il basso (perenne senso di inefficacia personale), ci sta segnalando un disagio che va ascoltato.
Il primo passo verso il cambiamento è avere la consapevolezza di volersi migliorare, conoscere e ascoltare.
Anche se in genere si tende,perdendo di vista le proprie esigenze, a normalizzare e a non voler vedere le proprie difficoltà.
Contattare un professionista è la decisione che da inizio ad un percorso di crescita, consapevolezza e cura della propria persona.
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